Nomisma S.p.A.

E-Live Auction 13  –  18 December 2019

Nomisma S.p.A., E-Live Auction 13

Ancient and Modern Coins

We, 18.12.2019, from 6:00 PM CET
The auction is closed.

Description

Anno 1830 - KX/0116 Conservazione: SPL Gli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie - Pietro Novelli Bronzo - 40,6 mm - 43,35 gr. - C (NC) - Opus: Vincenzo Catenacci e Achille Arnaud - D’Auria n. 166. Coniata a Napoli. Al dritto: PETRVS NOVELLI SICILIAE RAPHAEL Busto del pittore volto a destra. Sotto: V. CATENACCI SCV. L. TAGLIONI CON. NEAP. Al rovescio: MONTE REGALI NAT. ANN. A. C.CICICCVIII OBIIT PANORAMI CICICCXLVII Cavalletto portante un quadro del pittore, una scatola di colori, un busto sopra una colonna, una tavolozza e dei pennelli sopra uno sgabello. Tutto su una pedana. Sotto: A. ARNAUD SCV. Pietro Novelli, detto il monrealese, nacque a Monreale il 2 marzo 1603. Fu un pittore e architetto italiano, il più importante e influente artista del Seicento in Sicilia. Si formò presso la bottega del padre a Monreale. Il suo percorso umano e artistico, sviluppatosi nell’arco di pochi decenni nei quali si attuò il passaggio dal Tardo Manierismo alla prima grande stagione del Barocco. Novelli riesce costantemente a rinnovare il proprio stile. Infatti subì a Palermo l’influenza dei dipinti di scuola genovese. Furono anche forti le influenze dei pittori fiamminghi presenti all’epoca a Palermo. Nel 1623, sposa Costanza di Adamo, ha due figli, ma il maschio morì in giovane età. La figlia, Rosalia, nata nel 1628, si rivela discepolo tanto fedele al modello paterno, da poter essere confusa con lui, per l’attribuzione di certe opere. I viaggi di Novelli ebbero una grande importanza nell’evoluzione della sua pittura. Visitò Roma tra il 1622 e il 1625, dove ebbe modo di studiare i maggiori pittori del Rinascimento. Nel corso di un viaggio a Napoli nel 1630, vide le opere di alcuni pittori naturalisti napoletani che lo incoraggiarono a sviluppare una pittura più realistica. Il 20 settembre 1636 ottenne la carica di ingegnere e architetto del senato di Palermo per ricoprire poi, a partire dal 1643, quella di ingegnere del Regno su nomina del viceré conte di Cabrera, per la cui entrata a Palermo realizzò l’arco trionfale nel 1641. Morì il 27 agosto 1647, cinque giorni dopo i moti rivoltosi di Palermo, dove combattè a fianco dell’amico Giuseppe D’Alesi. Trovò sepoltura nel cimitero dei frati in San Domenico a Palermo. Oltre un centinaio di opere, tra dipinti e affreschi, a soggetto religioso o laico, gli vengono oggi concordemente riconosciuti, insieme ad altrettanti disegni. Numerose sue opere, dipinti e disegni, sono esposte oggi presso la Galleria Regionale di Sicilia di Palazzo Abatellis a Palermo. Descrizione dell’Incisore: Vincenzo Catenacci, nacque nel 1786 a Napoli. Iniziò la carriera di incisore sotto la guida di Filippo Rega, che ne riconobbe da subito il talento. Già dal 1808, o forse prima, durante il periodo napoleonico il Catenacci eseguiva lavori in zecca senza firmarli, ma fu dal 1824 che iniziò ad apporre la sua firma sulle sue opere. Nel 1829 fu promosso primo incisore dei dritti nel Gabinetto di incisione della zecca di Napoli. Nel 1833, morto il Rega, il Catenacci lo sostituì diventando Direttore del Gabinetto di Incisione della zecca. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone. Al contrario del suo predecessore Filippo Rega, il Catenacci continuò l’attività di incisore anche durante il ruolo di Direttore di Gabinetto. Morì il 26 marzo del 1855. Achille Arnaud, figlio di Michele, con il quale già realizzava lavori in zecca, operò come incisore dal 1825 al 1834. Venne ammesso alla zecca di Napoli come primo incisore dei rovesci, collaborando con Vincenzo Catenacci e Francesco D’Andrea nell’incisione di molte medaglie e alcune monete borboniche. Ad esso viene attribuito il conio del rovescio della prima Piastra del 1831 di Ferdinando II di Borbone. La sua prima firma la si riscontra sulla medaglia per l’assunzione al trono di Francesco I di Borbone, coniata nel 1825. Achille Arnaud morì nel luglio del 1839, l’ultima sua firma la si riscontra sul rovescio delle medaglie degli Uomini Illustri realizzate nel 1834. Lucidata
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