§ Roma. Leone X (Giovanni de’Medici), 1513-1521

Da 2 ducati papali e mezzo, AV 8,71 g. LEO X PONTIFEX MAXIMVS Busto a s., con piviale ornato a fiorami, chiuso da fibbia ovale. Rv. LVX VERA IN TENEBRIS LVCET I tre Re Magi a cavallo verso s. seguono la cometa che li irradia dall’alto; all’esergo, ROMA / segno del Banco Fugger. Bernareggi 218. Muntoni 1. Berman 628. MIR 614/1. Friedberg 43.
Rarissima. Possibili tracce di montatura, altrimenti migliore di BB

Ex asta Hess-Divo 300, 2004, 1194.
Questa bella moneta, con il ritratto del figlio di Lorenzo il Magnifico, è opera di Pier Maria da Pescia, coniata nei primi due anni di pontificato di Leone X quando ancora la zecca era gestita dalla Compagnia Fugger. La scena della cavalcata dei Magi, che compare al rovescio, sta forse a ricordare la venuta a Roma della fastosa ambasceria del re del Portogallo o, addirittura, la comparsa nel cielo di Roma di una cometa, avvenuta poco dopo l'elezione del papa ed evento ritenuto di buon auspicio. Con Leone X iniziò la pratica di servirsi di certe emissioni di monete alla stregua di medaglie, facendo in modo che ciò che vi veniva rappresentato aveva lo scopo di far ricordare eventi e personaggi.

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