Leone X (Giovanni de’Medici), 11 marzo 1513 – 1 dicembre 1521. Ancona
Doppio ducato papale, AV 6,86 g. LE – O X PO – M chiavi decussate Cavaliere al galoppo verso d., in armatura, con la spada sollevata. Rv. PS S QV – IRIACVS S. Ciriaco stante di fronte, nimbato e mitrato, benedicente e con lunga croce astile. Muntoni 57 var. I. Berman 660. Dubbini-Mancinelli pag. 102. MIR 643/2. Villoresi 196. Friedberg 300. Della più grande rarità. Lievissimo graffietto al dr., altrimenti Spl Secondo importante porto dello Stato Pontifico, la città di Ancona mantenne, fino al primo terzo del XVI secolo una sua autonomia amministrativa. Nelle impronte di questa affascinante moneta troviamo infatti il cavaliere, arma della città, al dritto e il Santo patrono Ciriaco al rovescio. Nella legenda del dritto la soggezione agli Stati della Chiesa è però evidente non solo nel nome del pontefice, ma anche nelle chiavette decussate che campeggiano a fine legenda. In questi anni la città dorica coniò anche monetazione anonima pontificia d’oro, con le stesse immagini, a simboleggiare questa sua autonomia. Il Villoresi, nel volume sulla zecca di Ancona, ci fornisce un importante spunto circa una possibile datazione dell’esemplare, che presenta caratteristiche molto simili ad altre monete d’oro anconetane del periodo. L’autore lo attribuisce al contratto stipulato con il Comune, nel 1510, dallo zecchiere Domenico di Luigi d’Ancona per battere moneta d’oro, argento e mistura. La coniazione di questo doppio ducato, pertanto, potrebbe essere avvenuta nei primi anni di pontificato di Leone X.
Price realized | 26'000 EUR 4 bids |
Starting price | 20'000 EUR |
Estimate | 25'000 EUR |