MEDAGLIE NAPOLETANE E DEL MERIDIONE Anno 1808 – Per l’arrivo a Napoli della regina Giulia Maria (macchie per mancanze di patina al Dritto) Argento – 41,7 mm – 29,14 gr. – R3 – Opus: Vincenzo Catenacci – D’Auria n. 76 – Ricciardi n. 77 – Siciliano n. 8. Coniata a Napoli. Al dritto: IOSEPHVS NAPOLEO IVLIA MARIA. Teste affiancate a destra del Re e della Regina con diadema fra i capelli. Al rovescio: EFFRAENIS PARET. (Appare sfrenato) Il cavallo sfrenato, emblema di Napoli, rivolto a destra. All’esergo, ADVENTVI REGINAE EXPECTATISSIMO / O.P.Q.N. (Ordo Popolus Que Neapolitanum, Per ordine del popolo napoletano) / ANNO REGNI III. I modelli furono presentati al re Giuseppe Bonaparte, il 17 maggio 1808, durante la festa che il Corpo della città di Napoli diede per celebrare l’arrivo nella Capitale della regina Giulia Maria, avvenuto il 3 aprile 1808 in forma privata. Mancano note ufficiali degli artisti; nel ritto però chiaramente si scorge il disegno del Rega che, probabilmente, fu riportato sull’acciaio del conio da Vincenzo Catenacci. La fabbricazione su iniziativa del Corpo Municipale di Napoli, ebbe luogo nella Regia Zecca, dove vennero conservati i conii fino al 1861 per poi passare al Museo Nazionale di Napoli. Il motto del rovescio fu dettato dall’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Giuseppe Capece Latro, preposto al Ministero dell’Interno, fu il vero autore di molte utili riforme attuate sotto il regno di Gioacchino Murat e, personalmente, si occupò anche delle medaglie, delle quali forse dettò tutte le legende. Descrizione dell’Incisore: Vincenzo Catenacci, nacque nel 1786 a Napoli. Iniziò la carriera di incisore sotto la guida di Filippo Rega, che ne riconobbe da subito il talento. Già dal 1808, o forse prima, durante il periodo napoleonico il Catenacci eseguiva lavori in zecca, ma fu dal 1824 che iniziò ad apporre la sua firma sulle sue opere. Nel 1829 fu promosso primo incisore dei dritti nel Gabinetto di incisione della zecca di Napoli. Nel 1833, morto il Rega, il Catenacci lo sostituì diventando Direttore del Gabinetto di Incisione della zecca. Fu incisore di numerosissime medaglie, anche religiose, commissionate ufficialmente dai Borbone. Al contrario del suo predecessore Filippo Rega, il Catenacci continuò l’attività di incisore anche durante il ruolo di Direttore di Gabinetto. Morì il 26 marzo del 1855. Graffietti nei campi e sul bordo, colpetto al bordo, macchie o mancanza di patina al D/
SPL+
Price realized | 750 EUR |
Starting price | 500 EUR |